MOTORI DI RICERCA NEROOGLE, BLACKLE E BLACK WEB SEARCH: utilizzo, scopo, vantaggi e utilità, Un risparmio di energia elettrica è reale o si tratta dell'ennesima bufala?

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Lunaurora Irene
icon13  view post Posted on 7/4/2008, 16:44 by: Lunaurora Irene




MOTORI DI RICERCA NEROOGLE, BLACKLE E BLACK WEB SEARCH

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:scrivo: Cercando in rete notizie sul risparmio, in senso generale, mi sono imbattuta nel relativamente nuovo portale di ricerca chiamato Nerooogle, scoprendo poi successivamente gli analoghi Black Web Search e Blackle. Incuriosita dalla novità ho fatto alcune ricerche mirate a comprenderne meglio gli scopi, l'utilizzo e l'eventuale reale vantaggio di queste alternative.
Il sito ufficiale di Neroogle recita:


CITAZIONE
"Nerooogle.com vi invita ad usare una pagina di ricerca con fondo nero per ridurre lo stress visivo e risparmiare migliaia di watt mentre effettuate le vostre abituali ricerche. Il motore di ricerca è stato creato con Google Co-Op in una nuova veste nera. Tutte le ricerche di questo portale vi porteranno a visualizzare i risultati con fondo nero e testo grigio chiaro. Nerooogle non ha alcun legame con Google, è un'iniziativa italiana per il risparmio energetico."



CITAZIONE
Il sito segnala inoltre che al 5 Aprile 2008 sono stati risparmiati 296.154.015 Watt*ora.



A questo punto la domanda sorge spontanea: è davvero possibile consumare meno energia elettrica usando questo piccolo accorgimento escogitato da Nerooogle, che -se utilizzato da milioni di utenti- può influire positivamente anche sul fabbisogno energetico mondiale, oppure si tratta di un'ennesima bufala nonchè trovata pubblicitaria ingannevole che non viene approfondita dai più?


Ecco la risposta.
Da altre fonti, nello specifico dal blog di Attivissimo ho raccolto informazioni molto ma molto interessanti, che vale la pena di soffermarsi un istante ad analizzare:

CITAZIONE
Attivissimo.blogspot.com:
Il ragionamento proposto da questi siti è che i monitor consumano meno energia elettrica quando visualizzano colori scuri; dato che la pagina iniziale di Google viene visualizzata da centinaia di milioni di monitor ogni giorno e che "il passaggio ad un background nero farebbe risparmiare un totale di circa 15 (da 74 a 59) watt", se la pagina usasse colori meno avidi di energia si otterrebbe un risparmio globale di "8.3 Megawatt/ora al giorno, o circa 3000 Megawatt/ora l’anno, davvero un bella quantità di energia, per un così piccolo sforzo".
In attesa che Google recepisca l'ecosuggerimento, dicono questi siti, gli utenti possono usare Nerooogle e soci come pagina iniziale per le proprie ricerche al posto di quella standard di Google. Le ricerche passano comunque tramite Google, per cui i risultati delle interrogazioni, dicono gli organizzatori dell'iniziativa, sono identici.
Troppo bello per essere vero? Facciamo una verifica. Nerooogle linka, come fonte autorevole, un articolo di un blog che a sua volta cita una pagina del Dipartimento per l'Energia statunitense, che afferma che i colori chiari, come il bianco, possono consumare fino al 20% in più rispetto ad altri colori.
Il problema è che i dati del Dipartimento si riferiscono ai monitor a tubo catodico (quelli profondi e ingombranti), non a quelli LCD (quelli piatti in voga attualmente). Per esempio un 19 pollici LCD consuma infatti un massimo di 45W (non 74 e non 59), la maggior parte dei quali va ad alimentare le lampade della retroilluminazione, che sono accese a prescindere dal colore dell'immagine visualizzata. Stando ai dati che ho reperito, i monitor catodici sono ormai in minoranza: gli LCD costituiscono quasi il 75% dei monitor al mondo. Il consiglio è quindi applicabile soltanto a un quarto dei monitor in circolazione, e questo falsa notevolmente la stima del risparmio possibile.
Anche supponendo che la stima sia giusta, a quanto ammonta il risparmio rispetto al consumo energetico nazionale? Stando ai dati del GRTN, nel 2003 "la richiesta complessiva di energia elettrica nel 2002 ha infatti toccato i 310,7 miliardi di kWh", vale a dire 310.000.000 di MW/h. La proposta di Neroogle farebbe (ipoteticamente) risparmiare 3000 MW/h in un anno, ossia circa un centomillesimo del fabbisogno. Nel migliore dei casi.

Si tratta, insomma, di ecologismo spicciolo che crede di risolvere i problemi con poca fatica, secondo uno schema molto comune in questo genere di comunicazione virale. L'utente si sente di aver dato il proprio contributo al risparmio, si autocompiace, ma non fa nulla di concreto. E la bufala si propaga perché "garantita" dal fatto di essere promossa dal passaparola anziché dalle autorità tradizionali.

Alla luce di quanto spiegato su questo blog, mi sembrava importante segnalarvi la notizia e dunque l'eventuale bufala. Se volete aggiungere altre considerazioni l'argomento è a vostra completa disposizione. Grazie! :good:




Edited by Lunaurora Irene - 7/4/2008, 18:07
 
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